10 anni di Sciatori d’Epoca di Luca Steffenoni

«Eravamo quattro amici al bar…» di Luca Steffenoni

 già, proprio come nella canzone. Erano quattro amici, sarebbe più corretto dire, giacché io mi sono aggiunto un attimo dopo, quando i prodigi di Facebook hanno reso possibile il contatto tra persone che al tempo non si conoscevano nemmeno. Sembra ieri e sono passati dieci anni da quando Michele ha avuto la magnifica idea di tenere unito il suo vecchio sci club e un attimo dopo di andare oltre, di non accontentarsi, ma di edificare una casa virtuale per i tanti che avevano vissuto intensamente l’era dello sci diritto. Ma un’idea, rimanendo in campo musicale e citando Giorgio Gaber, fin che resta un’idea è soltanto un’astrazione. E il nostro Michele non è uomo astratto, ma la concretezza fatta a persona. Così quell’entità che ancora oggi non riusciamo a definire, quel Sciatori d’Epoca, con il suo logo e con il suo potere evocativo ha preso il largo per iniziare un lungo viaggio. La rotta incerta, l’obiettivo anche, ma quello che più contava era l’entusiasmo, e quello c’era in abbondanza.

Un club? Un’associazione? Un Progetto culturale, come mi piace pensarlo e definirlo? Certamente un piccolo gioiellino che è stato cesellato con cura da tutti noi. Da chi da solo un’occhiata distratta alla nostra pagina e da chi condivide in toto la nostra filosofia di vita.

Passo dopo passo, inseguendo ricordi, ma soprattutto sentimenti. E dai, usiamola una volta questa parola, senza paura di sembrare retorici. Sì, proprio così: sentimenti, amicizie, affetti. Questo è Sciatori d’Epoca.

Siamo andati oltre alla semplice evocazione degli anni che ci hanno visto ragazzini. Sciatori d’Epoca non ha mai voluto essere un gruppo di nostalgici dalla lacrima facile. Eh no! Siamo d’epoca, mica vecchi. Qui non invecchia nessuno, è vietato dall’atto costitutivo. Se un uomo di novantanni, come l’amico Micio, ha preso la macchina dalla Sicilia, ci ha caricato su un paio di C4 Competition guidando fino al Verena, per inseguire quel sogno, beh lasciatemelo dire, qui non molla nessuno.

La grinta del grande Micio Raineri

Ora guardiamo il calendario e scopriamo che è passato un decennio. Scorrono nella memoria immagini come in un film. Concediamoci un po’ di auto celebrazione. Ragazzi, ma quante belle cose abbiamo fatto? E quante ne faremo ancora?

Ninna Quario, Marc Girardelli, Carletto Senoner, Piero Gros (col badge Sciatori d’Epoca) e Gustav Thoeni

Abbiamo acquisito una credibilità e un’onestà intellettuale che ci ha permesso il contatto con molti dei nostri idoli giovanili, abbiamo sciato con loro, abbiamo riso con loro, abbiamo creato vere amicizie paritarie che vanno ben oltre al rapporto campione-fan.

Dody Nicolussi

Giulio Corradi

Luca Steffenoni

Da sinistra: Luca Steffenoni, Oreste Peccedi, Piero Gros, Guido Ariotti Canepa, Andrea Soliani, Alessandro Momo

Stefano Anzi

Abbiamo offerto a tutti un accogliente luogo di ritrovo, dove ognuno può dire la sua e magari ritrovarsi dopo anni di battaglie sugli sci. Abbiamo un archivio di foto, documenti, oggetti salvati dall’oblio che in questo momento è sicuramente il più completo in Italia. Sciatori d’Epoca oggi è un riferimento della cultura della montagna e dello sci, non certo una semplice pagina Facebook e questo grazie al contributo e alla generosità di tutti.

Abbiamo conosciuto i tanti che hanno lavorato dietro alle quinte dello sci, facendo la storia di questo magnifico sport. E le sciate dalla cara Lorena Frigo, che torneranno, porca miseria, se torneranno!

Dody Nicolussi e Lorena Frigo

Dalla Dody al Bondone,

   Al Bondone con la Valanga Rosa e Azzurra

da Claudio Lanza a Bielmonte,

Claudio Lanza

Foto di gruppo Sciatori d’Epoca da Gustavo a Trafoi

Con Gustavo al Bellavista di Trafoi

Le cene, le gare, le lotterie, tanti incontri in giro per l’Italia. La voglia di fare e di divertirsi.

Storia dello sci seduta al tavolo in Verena: in primo piano Giovanni Dibona e in senso antiorario Gildo Siorpaes, Carletto Senoner, Paride Milianti, accanto a lui suo genero, Davide  Eberhard Schmalzl e Mario Paganin

Vi vorrei citare a uno a uno ma siete quasi 15.000 e sarebbe un po’ difficile.

Michele, Luigi e io, condividiamo a volte delle difficoltà, ma siamo consapevoli di quanto tutti voi siete importanti. Lasciatemi dire che vi voglio bene.

Adesso faccio arrabbiare Michele che è la persona più modesta che conosca, ma ve lo devo proprio dire: tutto questo è solo merito suo. È una persona speciale con uno spessore umano quasi commovente. Quindi il calice per questo anniversario lo alziamo a lui che se lo merita al cento per cento. Auguri a Michele e a tutti voi. E ricordatevi: sci diritti e non mollare mai!

Luca Steffenoni

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