A distanza di tanti anni se ne parla nelle scuole, negli Sci Club, in qualche bar di montagna, magari davanti ad una gara in televisione. Ma cos’é questa Valanga? La storia di questa gara non esiste da nessuna parte, tranne i giornali e le riviste di 46 anni fa. Quindi, ricordiamola.
Prima manche. Traccia Oreste Peccedi (Ita). Lunghezza 1510 metri. Dislivello 320 metri. Porte 43. Il disegno é piuttosto veloce.
1. Pierino Gros (Ita) 58″96
2. Gustavo Thoeni (Ita) a 90/100
3. Helmuth Schmalzl (Ita) a 1″52
4. Max Rieger (Ger ) a 1″63
5. Erik Haker (Nor) a 2″02
6. Josef Pechtl (Aut) a 2″23
7. Engelhard Pargaetzi (Sui) a 2″33
8. Leopoldo Gruber (Aut) a 2″34
9. Wolfgang Junginger ( Ger) a 2″45
10. Erwin Stricker (Ita) a 2″54
10. David Zwilling (Aut) a 2″54
12. Franz Klammer (Aut) a 2″56
13 Tino Pietrogiovanna a 2″60
14. Joahan Kniewasser (Aut) a 2″66
15. Claude Perrot (Fra) a 2″73
15 Josef Odermatt (Sui) a 2″76
15. Ilario Pegorari (Ita) a 2″91
Seconda manche. Traccia Kuno Messman ( Ger).Lunghezza 1510 metri. Dislivello 320 metri. Porte 43. Il disegno è angolato.
1. Pierino Gros (Ita) 1’08″04
2. Erwin Stricker (Ita) a 29/100
3. Tino Pietrogiovanna (Ita) a 1″17
4. Gustavo Thoeni (Ita) a 1″33
5. Claude Perrot (Fra) a 1″66
6. Franz Klammer (Aut) a 1″67
7. Engelhard Pargaetzi (Sui) a 1″88
8. Helmuth Schmalzl (Ita) a 1″96
9. Josef Pechtl (Aut) a 2″01
9. David Zwilling (Aut) a 2″01
11. Erik Haker (Nor) a 2″13
12. Adolf Roesti (Sui) a 2″31
13. Leopoldo Gruber (Aut) a 2″32
14. Wolfgang Junginger (Ger) a 2″48
15. Joahn Kniewasser (Aut) a 2″61
Traguardo
1. Pierino Gros (Ita) 2’07″00
2. Gustavo Thoeni (Ita) a 2″23
3. Erwin Stricker (Ita) a 2″83
4. Helmuth Schmalz (Ita) a 3″48
5. Tino Pietrogiovanna (Ita) a 3″77
6. Erik Haker (Nor) a 4″15
7. Engelhard Pargaetzi (Sui) a 4″20
8. Franz Klammer ( Aut) a 4″23
9. Josef Pechtl (Aut) a 4.24
10.Claude Perrot (Fra) a 4″39
11. David Zwilling (Aut) a 4″55
12. Max Rieger ( Ger) a 4″56
13. Leopoldo Gruber (Aut) a 4″66
14. Wolfgang Junginger (Ger) a 4″93
15. Adolf Roesti (Sui) a 5″24

Cinque azzurri ai primi 5 posti, è una vera Valanga che entra nella storia dello sci e non ne uscirà più. Pierino Gros, il portabandiera di questa clamorosa affermazione di squadra, ha stravinto la gara tanto sul veloce che sul tecnico. L’austriaco Hansi Hinterseer doveva essere in grande avversario. Ma è partito col 15, conosceva i tempi degli altri ed è andato incontro a rischi folli che alla fine l’hanno steso. Erwin Stricker nella prima manche si é inchiodato ed ha dovuto risalire. Non si é disperato. Nel rifugio dove tutti sono andati a bere una cosa calda nell’intervallo ha raccontato il suo errore con la sua troppo simpatica teatralità. ” Ho lottato come una bestia, ho visto il drago e gli ho tagliato la testa”. Poi ha scommesso che sarebbe entrato fra i primi tre ed a fine gara è andato a riscuotere raccogliendo le vincite in un cappello. Chapeau a Tino Pietrogiovanna che è partito con il 43. Ne ha fatti fuori 38 aggrappandosi con le braccia all’aria, in puro “stile-elicottero”. Il soprannome gli resterà incollato addosso per sempre. Sempre al limite, tra la pista e un decollo orizzontale. La gara si svolgeva in alto e Berchtesgaden è a 550 metri di quota. Quindi il viaggio in seggiovia durava un bel po’. I fotografi quando hanno visto 3 azzurri sul podio hanno scaricato i rullini e sono corsi via per trasmettere le foto. In seggiovia hanno sentito l’altoparlante e una voce esaltata che parlava di Helmuth Schmalz quarto. Forte. Però la foto del podio c’era già. Quando Tino Pietrogiovanna si è infilato dietro Schmalzl la notizia non era più il podio ma una gara divorata da 5 italiani. Il solo fotografo rimasto sul campo era italiano (pure lui): Massimo Sperotti. E’ stato l’unico a fotografare la Valanga Azzurra. E ha venduto questa foto per 30 anni.
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