“Gaia” di Massimo Di Marco (2/01/2020)

Ci sono tante parole e tante storie attorno a me. Questa non è soltanto bella, è di tanta tenerezza e voglio raccontarla. La famigliola vive a Milano. La chiamano capitale morale d’Italia ma la definizione “ morale” è fastidiosa e poi non può competere con Roma. E’ piuttosto la capitale dello smog, l’aria è irrespirabile, qualcuno si muove con la mascherina bianca come negli ospedali ma è acqua bagnata. Il papà e la mamma di Gaia e di un’altra bambina più grande, decidono di andare a respirare per un po’ di ore in montagna. Scartabellano su e giù, frugano nel computer e decidono:
– Bambine domenica andiamo in montagna, a Foppolo!
E’ un bel viaggetto le bambine sono contente.
Gaia ha 4 anni. L’automobile si lascia alle spalle il fumo nero, si arrampica, arriva a Foppolo.
Scende dalla macchina per prima. Immobile si guarda attorno, poi è un cinema. Balla e ride, fa delle piccole corsette avanti e indietro, urletti, tanta gioia: perché tutt’attorno c’è qualcosa che non aveva mai visto: la neve. Gioca, capriole, la neve sul naso. Forse fa qualche metro sullo slittino, un po’ di paura ma quanto è bello.
E’ una storiella senza pretese, però ha dei risvolti. Mi ricorda le battaglie che ho fatto su “Sciare” per far presente ai ministri del turismo che in Italia non c’è solo il mare, la montagna è un prezioso patrimonio, potete riconoscerle il suo valore sociale? L’Austria appena sopra il 1900 mandava delegazioni persino in America a promuovere la sua neve. La Francia nel 1980, un po’ prima o un po’ dopo, regalava ai luoghi di montagna l’energia elettrica che muoveva gli impianti di risalita. Per i nostri governi la montagna non è mai esistita. Abbiamo piste bellissime, panorami bellissimi, le migliori scuole del mondo. Gli stranieri vengono a sciare in Italia da soli, col passaparola. Sarebbe un’estasi signor ministro del turismo se incoraggiasse la cultura della montagna con la sua buona aria e la sua buona neve. Il messaggio glielo manda Gaia, bambina felice. (Foto di Derrick Neil, archivio di Dreamstime.Grazie)

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